Giacomo Debenedetti (1901-1967) &egrave; stato uno scrittore, saggista e critico letterario. Fu tra i maggiori interpreti della critica letteraria in Italia nel XX&deg; secolo, uno dei primi ad accogliere la lezione della psicoanalisi e delle scienze umane in genere, e tra i primi a cogliere tutta la portata del genio di Marcel Proust.<br />Nel 1922, con Sergio Solmi e Mario Gromo, fond&ograve; la rivista letteraria <i>Primo Tempo</i>, che chiuse dopo appena undici numeri, e conobbe Piero Gobetti.<br />Nel 1925, sulla storica rivista letteraria <i>Il Baretti</i>, Debenedetti pubblic&ograve; questo suo saggio sullo scrittore e poeta francese Raymond Radiguet (1903-1923). Radiguet, celebre per il suo romanzo <i>Le diable au corps</i> (<i>Il diavolo in corpo</i>, pubblicato nel 1921), che narra l&#39;amore fra un adolescente ed una ragazza diciottenne nel clima drammatico e tormentato della Prima Guerra Mondiale, e per <i>Le bal du Comte d&#39;Orgel</i> (<i>Il ballo del Conte d&#39;Orgel</i>, pubblicato postumo nel 1924), collabor&ograve; con riviste d&rsquo;avanguardia e con lo scrittore, drammaturgo, esoterista e regista Jean Cocteau, futuro Gran Maestro del Priorato di Sion, con cui intrattenne una relazione. Mor&igrave; di febbre tifoidea a soli vent&rsquo;anni nel 1923.