Cambiare la scuola si pu&ograve;; e si deve, per tanti motivi. Lo sostiene<br />un ex(?) professore, che racconta la sua esperienza con piglio ironico ed elegante; le lezioni con una classe piacevolissima, le relazioni con colleghe e colleghi, la ritualit&agrave; di tanti momenti dell&rsquo;anno scolastico e molto altro ancora; ne sortisce una rappresentazione divertita e divertente di un Istituto Secondario di primo grado, alle prese con i problemi e le situazioni ben note a tutti gli altri del nostro paese; l&rsquo;affresco di una professione straordinaria, stretta fra il desiderio inappagato di novit&agrave; vere, e non solo presunte, e l&rsquo;orgoglio della propria unicit&agrave;; dato dalla consapevolezza del fatto che stare con i ragazzi e cercare di essere, per loro, un punto di riferimento e una possibilit&agrave; di comunicazione &egrave; la sostanza nobile del mestiere pi&ugrave; bello del mondo.<br /><br />Gianangelo Ranzini &egrave; nato a Cuggiono nel 1955. Si diploma presso il Liceo Classico di Legnano e consegue la Laurea in Storia e Filosofia presso l&rsquo;Universit&agrave; degli Studi di Milano. Inizia nel 1978 la carriera di docente di Lettere di Scuola Secondaria di primo grado che, dal 1985, prosegue presso l&rsquo;Istituto Comprensivo di Turbigo (MI) fino al 2021. Ha al suo attivo diverse collaborazioni editoriali con case editrici, come Arnoldo Mondadori e CEDAM, per la cura di alcuni testi di Narrativa e, in epoca pi&ugrave; recente, con l&rsquo;editrice Lattes, per la realizzazione di diverse antologie letterarie. Ha realizzato, con le sue classi, numerosi laboratori e rappresentazioni teatrali e ha prodotto diversi giochi di societ&agrave;, ispirati a opere letterarie, a eventi storici e a spazi geografici.