Matteo e Ludovica sono abituati da tempo a fare i conti ognuno con le proprie solitudini. Un incontro casuale in un giorno di pioggia &egrave; l&rsquo;inizio della loro profonda storia d&rsquo;amore: due personalit&agrave; complesse e sensibili si avvicinano e, in un gioco delicato di ascolto e desiderio di comprensione, con coraggio ed equilibrio si mescolano fino a rendersi reciprocamente indispensabili.<br />Alla casa di cura Villa degli Angeli c&rsquo;&egrave; un paziente misterioso, Michelangelo. Uomo dalle apparenze tranquille e riflessive, di cui nessuno conosce le origini, Michelangelo conserva in s&eacute; una storia tormentata ancora da raccontare. E pu&ograve; farlo solo con il linguaggio che meglio padroneggia, quello della scultura.<br />Queste le situazioni da cui prende le mosse <i>Il giardino delle statue che ridono</i>, romanzo complesso e affascinante di impetuosa scoperta interiore, alla ricerca della verit&agrave; su una vicenda famigliare perduta nelle tortuosit&agrave; del tempo, per sconfiggere gli spettri del passato e arrivare a riabbracciare gli affetti pi&ugrave; cari.<br />I personaggi a cui le pagine di Claudio Minoia danno corpo non concedono niente alla velleit&agrave; e alla leggerezza. Le loro esistenze e i loro modi di agire sono permeati costantemente dalla volont&agrave; pertinace di sviscerare la natura e la realt&agrave; di ogni loro sentimento. Sono creature letterariamente intense e totalizzanti nel loro rapportarsi, che magnificano e spingono alla dimensione pi&ugrave; grandiosa quella capacit&agrave; di ascolto che &egrave; caratteristica pi&ugrave; essenziale dell&rsquo;essere umano.