&laquo;Ciao Alberto, sono Irene.&raquo;<br />Il cuore acceler&ograve; all&rsquo;istante. La voce inconfondibile dall&rsquo;altra parte della cornetta non era quella che Alberto si aspettava. Non era solo la sorpresa di risentire quella inconfondibile voce dopo tanti anni, ma l&rsquo;emozione che gli procurava. Irene adesso era la moglie di Walter, ma l&rsquo;amore con Alberto era stato quello dei vent&rsquo;anni: l&rsquo;amore dei viaggi con lo zaino in spalla, degli interrail, delle notti in spiaggia sotto le stelle d&rsquo;estate, degli sguardi persi tra le fiamme del camino d&rsquo;inverno abbracciati sotto un plaid, degli amplessi voluttuosi, degli occhi negli occhi dell&rsquo;altro, distesi su un fianco nel letto, cos&igrave; vicini da scambiarsi i respiri. Non c&rsquo;era stato un motivo preciso per cui si erano lasciati. Cos&igrave; come le loro vite si erano improvvisamente e appassionatamente intrecciate, cos&igrave; si erano perse. Ma ora si sono ritrovate&hellip;<br /><br /><b>Gianpaolo Pavesi Carcano</b> &egrave; nato a Trieste nel 1961 e dopo un&rsquo;infanzia trascorsa tra Firenze, Cagliari, Napoli e Palermo, si stabilisce definitivamente a Napoli nel 1973. Dopo gli studi classici e la laurea in economia, si specializza nella consulenza aziendale &ndash; attivit&agrave; che svolge per tre decenni internazionalmente &ndash; per poi rivolgersi, a partire dal 2010, con attivo impegno al terzo settore. Esperto velista e navigatore appassionato, amante della storia e della Grecia classica, Pavesi Carcano ha intrapreso negli ultimi anni una densa attivit&agrave; di scrittura di diari e racconti fantastici. <i>Una telefonata in un piovoso pomeriggio d&rsquo;autunno</i> &egrave; il romanzo d&rsquo;esordio.<br />&nbsp;