Sognare. Forse è questo lo scopo della vita. Il passato rivisto con gli occhi nostalgici di oggi. Sognare. E questo libro fa sognare. I ricordi si susseguono incessanti. Si mescolano, si amalgamo, s’impastano, diventano un tutt’uno finché non si ha più cognizione della linea di demarcazione fra realtà e fantasia. Ricordi di compagni di scuola e in particolare “quello” o “quella”; quando eri sicuro che sarebbero finiti insieme. O no? Ricordi il primo approccio con una sconosciuta sul bus che ti portava al lavoro: le speranze, le malinconiche illusioni. Ricordi pure quello spregevole individuo che era diventato politico di professione e quel compagno di università la cui strada si è divisa dalla tua. E quando anni dopo li incontri ti accorgi con rammarico che gli ideali dell’uno e dell’altro si sono indirizzati su strade diverse dalle tue. Ricordi il viaggio di nozze o quello che avresti voluto che fosse. Oppure il primo incontro con la donna che avresti voluto fosse per tutta la vita: da bambino che costituisce il tuo primo amore, da adulto a favoleggiare una vita da trascorrere per sempre assieme. Chi non ha sognato che una principessa si innamora proprio di te sebbene tu sia un poveraccio senza arte ne parte. E sogni ancora mentre la nonna ti racconta le sue favole e tu esci dalle favole per vivere un tuo sogno reale. Realtà, fantasia, concretezza, sogno, tutto questo sono i “17 Spicchi d’aglio” di questo libro.