<i>Giorgia, Io, Voi</i>. Tre parti, tre segmenti emotivi, tre scelte su come vedersi e vedere il mondo. &Egrave; cos&igrave; che Giorgia Bianco decide di parlarci della sua poesia, accogliendola in tre visuali distinte, speculari ed opposte, a creare un gioco di rimandi e somiglianze &ndash; ma anche lontananze &ndash; che subito ci conquista. Non &egrave; una poesia semplice quella di Giorgia: &egrave; evocativa ma tenace, dura, dolcissima nella fragilit&agrave; di alcuni versi e altrettanto caparbia nell&rsquo;ostinazione di essere. &Egrave; consapevolezza, poi, sopra a tutto: quella che sopraggiunge quando ci si rende conto che i propri confini sono svaniti, e qualcosa di noi si sta disperdendo e disperatamente cerchiamo di tenerlo insieme, ma per noi, con noi, senza utilizzare gli altri come margine.<br /><br /><b>Giorgia Bianco</b> &egrave; nata a Torino nel 1998, vive in una piccola provincia poco distante dalla citt&agrave; e studia per diventare curatrice d&rsquo;arte. L&rsquo;arte, in ogni sua forma, &egrave; da sempre il suo filo conduttore. L&rsquo;idea di creare questa raccolta &egrave; nata quasi per caso; Giorgia scrive fin da bambina come gesto liberatorio fin quando non ha sentito l&rsquo;esigenza di superare i propri limiti e condividere un pezzo di se stessa.<br />