Il libro rappresenta il tentativo da parte di Carducci di riprodurre la&nbsp;metrica quantitativa&nbsp;dei Greci e dei Latini con quella&nbsp;accentuativa&nbsp;italiana. I due sistemi sono decisamente diversi, ma gi&agrave; altri poeti prima di lui si erano cimentati nell&#39;impresa, dal Quattrocento in poi. Egli pertanto chiama le sue liriche&nbsp;<i>barbare</i>&nbsp;perch&eacute; tali sarebbero suonate non solo ad un greco o ad un latino, ma anche a molti italiani.<br /><br />Predomina nelle&nbsp;<i>Odi barbare</i>&nbsp;il tema&nbsp;storico&nbsp;come ad esempio&nbsp;<i>Dinanzi alle terme di Caracalla</i>&nbsp;e quello paesaggistico con accenti pi&ugrave; intimi, come nella poesia&nbsp;<i>Alla stazione in una mattina d&#39;autunno</i>.