<b>Giovanni Battista Ughetti</b>&nbsp;esercit&ograve; la professione di medico a Catania ma si dedic&ograve; volentieri anche alla letteratura,&nbsp;<b>L&rsquo;arte di riposare - Consigli di un vecchio medico</b>&nbsp;&egrave; tratto dai manoscritti che ha lasciato l&rsquo;autore del Medici e clienti e del Viaggio intorno al mio studio. Queste note su L&rsquo;arte di riposare furono trovate, come le precedenti, in un certo disordine, ed &egrave; stato mio unico compito quello di aggrupparle in paragrafi e disporle in capitoli, senza toccarne per nulla la sostanza.&nbsp;<br />Egli ha conosciuto personalmente, ed aggiunger&ograve; intimamente, il&nbsp;<b>Lavoro</b>&nbsp;ed il&nbsp;<b>Riposo</b>, qualche volta ha curato se stesso delle conseguenze di una eccessiva fatica, mille volte ha curato negli altri gli effetti della fatica e quelli dell&rsquo;ozio.<br />Ed in queste occasioni si &egrave; convinto che i mezzi curativi della prima e del secondo stanno in piccola parte nei barattoli del farmacista, per la maggior parte invece sono riposti nelle&nbsp;<b>energie latenti del paziente</b>.<br />E dico paziente, non per abuso inconsapevole d&rsquo;un termine famigliare ai medici, ma perch&egrave; s&igrave; l&rsquo;ozio che la fatica producono vere e proprie malattie.<br />Perch&egrave; si possano impiegare medicamenti chimici &egrave; necessario che nei recipienti della farmacia ne esistano; cos&igrave;, perch&egrave; i consigli abbiano efficacia, occorre che nel paziente non sia spenta ogni energia volitiva.