Tutti sanno cosa s&#39;intende con &quot;galateo&quot;, ma non tutti sanno che la parola, prima del libro del Della Casa, non aveva questo significato. Era un nome proprio: &quot;Era il detto famigliare uomo gi&agrave; pieno d&rsquo;anni, molto scientiato et oltre ad ogni credenza piacevole e ben parlante e di gratioso aspetto, e molto avea de&rsquo; suoi d&igrave; usato alle corti de&rsquo; gran signori: il quale fu (e forse ancora &egrave;) chiamato m(esser) Galateo&quot;. E&#39; chiaro che, in realt&agrave;, sotto il nome di Galateo si nasconde l&#39;autore stesso.<br />Il trattato, scritto in forma di dialogo platonico, per quanto l&#39;interlocutore stia in ascolto del &quot;vecchio&quot; per tutto il trattato, condensa le molteplici esperienze di diplomazia e di vita cortigiana accumulate in qualit&agrave; di Nunzio apostolico a Venezia e Segretario di stato durante il pontificato di Papa Paolo III. Dietro il giovinetto si cela Annibale, il nipote prediletto dell&#39;autore.<br />Nei primi capitoli si dice che un gentiluomo debba essere in ogni occasione costumato, piacevole e di bella maniera. Inoltre non deve mai menzionare, n&eacute; fare, n&eacute; pensare cose spiacevoli che invochino nella mente dell&#39;interlocutore immagini disdicevoli; da qui, evitare di far vedere che si &egrave; in procinto di andare o si &egrave; appena tornati dal bagno, soffiarsi il naso e guardare nel fazzoletto come se vi siano diamanti o pietre preziose, sputare, sbadigliare in pubblico e punzecchiare col gomito...<br />Secondo l&#39;autore i cattivi costumi sono da considerarsi come le malattie, e pi&ugrave; in l&agrave; con gli anni si va e pi&ugrave; &egrave; difficile liberarsene. Consiglia quindi di iniziare la pratica delle buone maniere fin da piccoli perch&eacute; &ldquo;la tenera et&agrave;, s&igrave; come pura, pi&ugrave; agevolmente si tigne d&#39;ogni colore&rdquo;. Negli ultimi tre capitoli l&#39;autore ci parla di alcuni comportamenti generali: tutto ci&ograve; che si fa non deve solo essere giusto, ma deve anche essere fatto con leggiadria; il gentiluomo non deve mai correre o camminare troppo lentamente; inoltre, secondo la visione dell&#39;autore &quot;non abbiamo potere di mutar le usanze a nostro senno, ma il tempo le crea&quot; quindi, ovunque ci troviamo, &egrave; giusto e doveroso adattarsi ai costumi locali.