<i>&laquo;&Egrave; gi&agrave; qualche tempo che ho intenzione di scrivere episodi di questi momenti turbinosi: ma &egrave; solo da quando l&rsquo;Italia sente a fondo la guerra che questa intenzione si &egrave; fatta pi&ugrave; chiara e decisa&raquo;.</i><br />&laquo;Cos&igrave; mio padre inizia il suo diario, che &egrave; quello di un uomo da sempre appassionatamente interessato agli eventi cruciali di politica interna e internazionale. Si tratta, come &egrave; evidente anche dallo stile, spesso colloquiale, di un vero e proprio quaderno quotidiano, redatto velocemente &ndash; almeno prima della malattia &ndash; di sera. Il principale motivo di interesse per noi &egrave; proprio questo: cogliere dal vivo, quasi in diretta, il clima della guerra come &egrave; stato sentito in Italia. Risaltano, cos&igrave;, la palese inadeguatezza del regime fascista e neofascista rispetto alla gravit&agrave; della situazione, e il caos assoluto dei primi venti giorni dopo l&rsquo;armistizio, nei quali apparivano smarriti non solo i giovani ma anche gli organizzatissimi tedeschi che stavano occupando il Paese. Questo diario, per me, serve a far conoscere le idee di una persona di valore, sfortunata e onesta, e a prolungarne il ricordo&raquo;. (Gianluca Devoto)