Il&nbsp;marchese&nbsp;Alberto Alberti, che dopo la morte dei genitori era stato affidato allo zio materno, termina ventenne il&nbsp;collegio&nbsp;Cicognini e va ad abitare, per un certo periodo, presso lo zio Bartolomeo Forlani a Belmonte in&nbsp;provincia di Pistoia. Con lo zio abita la figlia, Adele, una fanciulla dal carattere timido e molto dolce ed &egrave; ospite anche la bella e fatua contessina Velleda Manfredini. Alberto, che fin da quando era bambino era innamorato di Adele, non si accorge delle attenzioni esagerate che gli rivolge la contessina Velleda e, preso coraggio, dichiara il suo amore ad Adele e i due si fidanzano.<br />Ma nel giro di poco tempo Alberto inizia a subire il fascino di Velleda e Adele, che se ne &egrave; accorta, si ammala e decide di sciogliere il fidanzamento per lasciarlo libero. Intanto Alberto si reca a&nbsp;Firenze&nbsp;e rivede Velleda che nel frattempo si era fidanzata. La convince a lasciare il fidanzato e inizia con lei una relazione. Ma a Firenze Alberto incontra anche la contessa Armandi, donna non pi&ugrave; giovane ma ricca di fascino, e con lei stringe una forte amicizia. Ingelositosi per l&#39;aperto corteggiamento fatto dal&nbsp;principe&nbsp;Metelliani alla sua fidanzata, egli si rende conto di essere troppo diverso da lei e decide di lasciarla.