D&rsquo;Arce, cullato dal rull&igrave;o del bastimento, aveva posato il bicchierino sulla tavola, affissando l&rsquo;orizzonte mobile attraverso il cristallo del finestrino, quasi vedesse ancora ci&ograve; che stava narrando.<br />&nbsp; &mdash; No, neanche la punta di un dito. Adesso &egrave; storia vecchia.... e anche triste!... Non ci siamo neppur detto di amarci.... quello che si chiama amare.... Mi piaceva assai, ecco. Andavo da per tutto dove sapevo d&rsquo;incontrarla, alla Villa, al Sannazzaro, al concerto serale dello Ch&acirc;let. Mi sentivo battere il cuore e inciampavo nelle seggiole appena scorgevo da lontano i nastri rossi del suo cappellino. Mi rassegnavo al cipiglio e all&rsquo;accoglienza glaciale del Comandante, solo per vedere i begli occhi grigi di lei che mi cercavano nella folla. Essa mi salutava con un sorriso appena accennato: sapete, quel sorriso che vedete soltanto voi, quella fiamma lieve e rapida che illumina a un tratto un bel viso delicato, e vi dice: &mdash; Grazie!...