Ne “La nascita e il suo mistero”, la prima domanda a cui ho cercato di dare una risposta è quella del “perché sono venuto al mondo?”. La mia nascita è frutto del caso o della pianificazione di qualcosa o qualcuno? L’analisi delle probabilità da me svolta portano alla conclusione per cui sarei il frutto di un miracolo prodigioso tanto è risultata minima la probabilità che fossi proprio io a venire al mondo in quel determinato momento.
Da qui l’esigenza di mettere a confronto l’essere umano con quanto lo circonda: l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo nell’ottica di ricercare il ruolo, se ne esiste uno, che è chiamato a svolgere fra queste incommensurabili grandezze. Orientando il nostro sguardo alle stelle dell’universo, un aspetto ben noto del loro collegamento con gli umani è rappresentato, sin dai tempi antichi, dal tema astrale alla nascita e relative sue ripercussioni con la vita dei terrestri. A tale scopo ho indagato sull’astrologia, sui suoi presupposti e sulle sue origini, mettendo in luce aspetti e fenomeni molto intriganti. Ho infine rivolto l’attenzione verso gli artefici della mia venuta al mondo partendo dai genitori per poi discendere dalla cima dell’albero genealogico sino alle sue radici. Il libro si conclude con alcune memorie della prima infanzia.