Martina sente squillare il telefono nella stanza buia.<br />Succede sempre verso sera.<br />Una voce le chiede aiuto, solo quello. Poi tace.<br />Martina, per&ograve;, non stacca quel telefono perch&eacute; lei sa chi &egrave; che le chiede aiuto.<br />La ragazza &egrave; convinta che si tratti di Roberto, il suo fidanzato, morto due anni prima.<br />Lei sa che nessuno dar&agrave; credito a questa sua convinzione, per questo si rivolge ad un investigatore privato: Nilo Maya.<br />Al quale, Martina, esprime subito, senza remore, le sue convinzioni; chiedendogli di scoprire cosa sia successo a Roberto due anni prima.&nbsp;<br />Nilo Maya si appassiona, subito, al caso, per&ograve; tutte le rilevazioni tecniche sul telefono e sulla stanza portano ad un nulla di fatto.<br />Il mistero rimane, quelle telefonate non hanno spiegazioni.<br />Anche le indagini sull&rsquo;abitazione, quantunque portino l&rsquo;evidenza di un passato antico ed &ldquo;esoterico&rdquo; del Palazzo, comunque non risultano pertinenti con il caso.<br />Indagando insieme ai suoi collaboratori, &ldquo;Puffo&rdquo; e &ldquo;Bove&rdquo;, due ex lottatori di lotta libera; alla sua segretaria Belinda e, grazie all&rsquo;aiuto dei suoi &ldquo;zii&rdquo; adottivi, i quali occupano posti importanti al Quirinale ed in Vaticano; Nilo scova una traccia.<br />Roberto era, infatti, deceduto in circostanze poco chiare sulle quali non erano stati svolti tutti i dovuti approfondimenti.&nbsp;<br />Ritenendo possa essersi trattato di una esecuzione malavitosa, Nilo chiede consiglio ad un altro suo &ldquo;zio&rdquo; di verificare se, nell&rsquo;ambiente della mala, si sappia qualcosa circa la sorte toccata all&rsquo;uomo.<br />Lo Zio Lello gli dice che la mala &ldquo;autoctona&rdquo; non c&rsquo;entra nulla &nbsp;e che Nilo deve cercare alla F.A.O., dove lavorava l&rsquo;uomo, perch&eacute;, secondo lui, l&rsquo;azione &egrave; stata comandata da servizi segreti stranieri.<br />La F.A.O., difatti, &egrave; un crocevia di popoli e nazioni e Roberto ha, forse, udito cose che non avrebbe dovuto sentire.<br />Nilo comprende, per&ograve;, che il giovane deve aver lasciato una traccia in casa sua, proprio nella stanza del telefono.<br />Quella traccia che, probabilmente, stanno cercando anche una spia africana ed i servizi segreti iraniani.<br />L&rsquo;investigatore e Martina finiscono nel mirino di gente pericolosa.<br />Ma Nilo Maya far&agrave; di tutto per venire a capo dell&rsquo;intricato dilemma.<br /><br /><b>Giuseppe Borrelli </b>nasce a Caserta il 14/12/1973.<br />Vive e risiede a Calvi Risorta, piccolo centro della provincia di Caserta, ai piedi del Monte Maggiore. Ha intrapreso gli studi classici ed umanistici, diplomandosi al Liceo Classico &ldquo; A.Nifo&rdquo;. Laureato in Giurisprudenza alla Seconda Universit&agrave; degli Studi di Napoli, Avvocato ed ex giornalista pubblicista. Ha iniziato a svolgere la attivit&agrave; di pubblicista come inserzionista per riviste quali &ldquo; Presenza Missionaria&rdquo; e testate di cronaca locale come &ldquo; Sting&rdquo;. Ha collaborato con il quotidiano &ldquo; Il Mattino&rdquo; e con alcune emittenti televisive campane. Studioso ed appassionato di Fisica e Scienze Astronomiche.<br />Autore, principalmente, del genere Fantasy e Fantascienza, tra le quali: &ldquo; La Favola del Sempregiorno&rdquo; e &ldquo; Mother One &ldquo;. Ha sviluppato anche narrazioni a carattere Storico&ldquo; Il Volto della Bestia &rdquo; e &ldquo; Gamurra&rdquo;. Distopici: &nbsp;&ldquo; L&rsquo;Androzoide &rdquo;; Thriller: &ldquo; Ragazza alla Pari&rdquo;; e racconti Horror: &ldquo; I Guardiani di Rameno &rdquo;, &ldquo; &nbsp;Il Luparo &rdquo;, &ldquo; The Globster. Il Demone del Corallo &rdquo;, &ldquo; Agarthi. La Citt&agrave; dei Morti&rdquo; e &ldquo; Il Borgo dei Dannati&rdquo;.