Roberto Deruta, detto &ldquo;Tino&rdquo;, discendente di una generazione di macellai, &egrave; un <i>gustosofo</i>, un uomo che ha saputo letteralmente reinventare l&rsquo;antico mestiere acquisito dal padre e dai suoi antenati. Al punto da divenire uno dei pi&ugrave; ricercati, in paese, e tanto da attirare pi&ugrave; di qualche cliente anche dalla citt&agrave;, insieme a invidie e maldicenze. Specie da quando sua moglie Fedora &egrave; scomparsa senza lasciare una traccia. E cos&igrave; tra un etto di salsiccia e una scottona prelibata, tra un ghigno a denti stretti e una ricetta snocciolata al bancone alla vecchietta di turno, c&rsquo;&egrave; chi si lascia andare a ipotesi degne del miglior romanzo poliziesco o di quei programmi di approfondimento scientifico tanto cari ai giornalisti col piglio investigativo come Michelangelo Romani, anche lui cliente di Tino Deruta. Ma qual &egrave; la verit&agrave;? Che fine ha fatto davvero Fedora? &Egrave; possibile che Tino Deruta l&rsquo;abbia uccisa senza lasciare una sola traccia? Nei racconti &ldquo;Il macellaio&rdquo; e &ldquo;Il guardiano delle ventiquattrore&rdquo;, il lettore ritrova l&rsquo;ambientazione tipica dei romanzi di Giuseppe Calogiuri, nei quali il microcosmo di rapporti quotidiani diviene lo scenario sul quale agiscono memorie e desideri.<br /><br /><b>G</b><b>iuseppe Calogiuri</b> (1978) &egrave; nato a Lecce e qui vive a met&agrave; strada tra una colonna romana ed un campanile barocco. Avvocato specializzato in diritto della propriet&agrave; intellettuale, giornalista e musicista, ha esordito nella narrativa nel 2005 con il racconto noir &ldquo;Una buona giornata&rdquo; (premio &ldquo;Corto Testo&rdquo;) pubblicato nell&rsquo;antologia &ldquo;Corto-Testo. Istantanee sulla citt&agrave;&rdquo; (Edita, 2005).<br /><br />Sui banchi del liceo ha dato vita al personaggio di Michelangelo Romani, protagonista dei gialli &ldquo;Tramontana&rdquo; e &ldquo;Cloro&rdquo; (Lupo Editore) ed &egrave; tra gli autori che hanno prestato la propria penna tra le pagine della raccolta &ldquo;Una frisella sul mare&rdquo; (Lupo Editore). Nel 2016 pubblica la monografia &ldquo;The Doors - In direzione del prossimo whiskey bar&rdquo; per la collana saggi dei Quaderni del Bardo, tradotto nel 2018 per il mercato librario musicale brasiliano con il titolo &ldquo;The Doors - Em dire&ccedil;&atilde;o ao pr&oacute;ximo bar de whisky: Com discografia atualizada&rdquo;. Per Musicaos Editore pubblica nel 2019 i racconti brevi de &ldquo;Il Macellaio&rdquo;, spin-off tratti dall&rsquo;universo narrativo di &ldquo;Indelebile&rdquo;.<br /><br />Il suo singolare lessico letterario &egrave; oggetto di studio nel manuale universitario &ldquo;Puglia in noir&rdquo; (prof.ssa Maria Carosella, Societ&agrave; di Storia Patria per la Puglia, 2013) adottato della cattedra di Linguistica Italiana dell&rsquo;Universit&agrave; degli Studi di Bari Aldo Moro, accanto a Gianrico Carofiglio, Donato Carrisi e Omar Di Monopoli. Scrive i suoi romanzi con una vecchia Adler e su ogni pezzo di carta gli capiti tra le mani.