Giuseppe Iannarelli, nasce nel piccolo paese lucano di Colobraro, il 25 dicembre 1973 da padre italiano e madre tedesca. Oggi vive a Rocca Imperiale. Come tanti altri giovani del Sud, &egrave; costretto ben presto a misurarsi con una realt&agrave; economica che lascia poco spazio al talento o alle ambizioni personali, ma impone duri sacrifici e scelte dolorose, dettate dalla necessit&agrave;. Malgrado l&#39;interesse precoce per la letteratura, infatti, Giuseppe, dopo la maturit&agrave;, deve intraprendere un&#39;attivit&agrave; lavorativa, rinunciando agli studi universitari. Ci&ograve; non gli impedisce, tuttavia, di coltivare la sua segreta passione per la scrittura, rivelando fin dalle prime opere tutto il suo potenziale valore di poeta. Un valore che ora si consolida e si arricchisce di ulteriori, sorprendenti risultati artistici in questa nuova raccolta, &quot;Poesie Belle e Maledette&quot;, composta da quarantacinque liriche e tre prose, con le quali raggiunge la piena maturit&agrave; poetica. Anche perch&eacute;, nel frattempo, Giuseppe Iannarelli ha compiuto un percorso di crescita umana e culturale davvero ammirevole, fatto di letture voraci e notti insonni, trascorse a comporre e ricomporre versi e a misurarsi con i grandi poeti di ogni tempo.<br />Da quel paziente e metodico lavoro di apprendistato, da quello studio tenace, condotto spesso in solitudine ma con gli occhi sempre rivolti verso il mondo, &egrave; nato un canzoniere lirico di straordinaria intensit&agrave;. Che unisce alla freschezza espressiva delle prime raccolte, una pi&ugrave; sicura e disinvolta padronanza verbale, una maggiore variet&agrave; di contenuti e un&#39;originale impronta stilistica, interpretando la poesia come &quot;atto creativo&quot;, esercizio supremo di libert&agrave; e verit&agrave;.<br />Daniele Calvi<br /><br />Con la prefazione di Cosimo Damiano Damato