Perché cercare fuori da noi ciò che abbiamo già dentro di noi? Come le molecole del piacere che, gratuitamente, il nostro cervello ci produce in abbondanza e che la natura ci regala a profusione. Perché ci viene da dire ad un bambino "sei bello come il cielo, come il sole, come la luna e come le stelle", e al nostro amore "mi rifletto nei tuoi occhi profondi come il mare", oppure "sei dolce come il miele e caldo come il cioccolato" e, ancora, "ciò è musica per le mie orecchie e manna per il mio palato"? Allora il bello, il piacevole, l'amabile e il sublime è già in noi, basta solo farlo emergere a pieno per godere delle meraviglie del creato e fare in modo che il cucciolo d'uomo diventi un grande uomo. Un sistema è risvegliare ed esaltare i nostri polisensi, senza ricorrere per forza alle droghe artificiali, magari lasciandoci incantare dal video Polisens e giocare ad intrigarci con il gioco-test multisensory. Educarsi al piacere è solo una questione di training ed una autentica forma d'arte che s'impara vivendo e ricercando la famosa "pietra filosofale" per aspirare all'agognata felicità.