Messaggi stereotipati e urlati, informazioni in eccesso, slogan e hashtag ripetitivi. In questo bombardamento incessante, diventa&nbsp;vitale &ndash; per i singoli e per le aziende &ndash; cambiare il modo di porsi.<br />&Egrave;&nbsp;la proposta di questo agile saggio che smonta i meccanismi della&nbsp;comunicazione, cos&igrave; da offrire al lettore strumenti nuovi per esprimere&nbsp;la propria identit&agrave; in rete e il proprio brand, aziendale o personale&nbsp;che sia. Se il mercato ormai vive sui social, sono i social pi&ugrave;&nbsp;forti del mercato stesso? S&igrave; e no. I big player del web sono giganti&nbsp;in grado di influenzare l&rsquo;opinione pubblica globale, ma anche vulnerabilissimi&nbsp;alle mode e ai gusti di un pubblico divenuto ingovernabile&nbsp;massa. E i social hanno di fatto paralizzato la comunicazione.<br />Aziende, politica, privati devono sgomitare per avere voce nelle&nbsp;piazze virtuali, disposti a snaturarsi pur di emergere.&nbsp;Ma ci siamo mai chiesti davvero che cosa vogliamo dire? Abbiamo&nbsp;cercato di definire la nostra identit&agrave;, chi siamo, che cosa abbiamo&nbsp;da esprimere?<br />Invece di spendere tempo e risorse per comunicare,&nbsp;sottostando a regole imposte da giganti con i piedi di argilla,&nbsp;lavoriamo su di noi.<br />La nuova era dell&rsquo;espressione &egrave; pi&ugrave; vicina di&nbsp;quanto crediamo.