Guido De Giorgio (1890-1957), da molti meglio conosciuto con lo pseudonimo di Havismat, &egrave; stato uno dei pi&ugrave; interessanti mistici ed esoteristi italiani del XX&deg; secolo.<br />Laureatosi in Filosofia, conobbe a Parigi Ren&eacute; Gu&eacute;non, del quale divenne uno dei migliori discepoli, collaborando con le riviste <i>Le Voile d&rsquo;Isis</i> e <i>L&rsquo;Initiation. </i>Si avvicin&ograve; successivamente a Julius Evola, collaborando attivamente con le riviste <i>Ur</i>, <i>La Torre</i> e <i>Diorama Filosofico</i>.<br />Tradizionalista e anti-modernista, accus&ograve; l&rsquo;Europa del suo tempo di essere divenuta scientista e di soffocare la ricerca spirituale dell&rsquo;uomo, ma si orient&ograve; sempre pi&ugrave; verso una esasperata visione cristocentrica, appiattendosi sulla dottrina di Santa Romana Chiesa e dei suoi dogmi.<br />Il suo non volersi piegare alla modernit&agrave;, a un progresso anti-umano e alle degenerazioni della mondanit&agrave;, lo port&ograve; a trovare rifugio sulle montagne piemontesi, dove visse quasi da asceta e eremita gli ultimi trent&rsquo;anni della sua vita.<br />La presente nuova edizione della sua opera <i>La Tradizione Primordiale</i> &egrave; corredata da un saggio introduttivo in cui Nicola Bizzi si focalizza sui limiti e sulle contraddizioni del pensiero di un personaggio comunque da riscoprire.