La poesia di Gozzano &egrave; un richiamo alla realt&agrave; quotidiana: non pi&ugrave; ricerca di vite eccezionali e inimitabili, ma descrizione dei fenomeni della vita fatta di argomenti provinciali e infantili, signorine un po&#39; brutte, cose un po&#39; vecchie, ambiguit&agrave; dell&#39;amore senza passione. Il poeta &egrave; malato, ma la sua malattia non &egrave; fisica: &egrave; la consunzione letteraria, l&#39;impossibilit&agrave; di far corrispondere la vita vera alla letteratura. Tutta l&#39;opera di Gozzano si fonda sulla coscienza del distacco fra letteratura e vita: coscienza amara e funebre che si trasforma in quell&#39;ironia che costituisce il tono primario dei suoi testi. Il vero mondo di Gozzano si ritrova in quella ricca galleria di ritratti femminili che si apre con &quot;bionda povera cosa&quot; &quot;dal profumo disfatto di mammole&quot; &quot;dall&#39;occhio azzurro pervinca&quot; di Un rimorso. Ci&ograve; che far&agrave; di Felicita la pi&ugrave; popolare figura femminile della poesia gozzaniana &egrave; questo: ogni figura femminile respira un&#39;aura di minuzioso incanto, reca con s&eacute; un&#39;atmosfera di evocazione intensa e puntuale. Gozzano apre un nuovo modo di poetare: egli d&agrave; inizio alla poesia del Novecento, dove regna il caos degli oggetti, il vocabolario di cose di poco conto. Autori come Montale e Pavese hanno preso in alta considerazione l&#39;esperimento crepuscolare per riportarlo nella loro poesia, facendo di Guido Gozzano la figura del poeta-ponte tra decadentismo e poesia moderna italiana.<br />L&#39;ebook si completa con un ottimo saggio critico sulla poesia di Gozzano ad opera di Giorgia Marangon, una studiosa tra le pi&ugrave; importanti dell&#39;opera del poeta, che insegna all&#39;universit&agrave; di Cordoba.