<i>Pierre e Jean</i> &egrave; il quarto romanzo dello scrittore francese Guy de Maupassant, scritto in soli tre mesi a La Guillette, la casa dell&#39;autore in Normandia, apparve su <i>La Nouvelle Revue</i> in tre puntate.<br />Pierre e Jean Roland sono due fratelli da sempre agli antipodi; irrequieto e discontinuo il primo, ragionevole e fondamentalmente buono il secondo. Pierre ha cinque anni pi&ugrave; di Jean, ed entrambi hanno appena finito gli studi universitari, abilitandosi rispettivamente alla professione di medico e avvocato. Sono rientrati a Le Havre, dove il padre G&eacute;r&ocirc;me, appassionato di pesca, e la madre Louise, donna riflessiva e calma - sempre pronta a sedare le incipienti gelosie tra i figli -, si godono la pensione dopo una vita trascorsa a Parigi per lavoro.<br />Un giorno giunge la notizia che un vecchio amico di famiglia, L&eacute;on Mar&eacute;chal, &egrave; morto, lasciando a Jean tutto il suo denaro. Questa inaspettata e compromettente eredit&agrave; infatti premia Jean e lascia a secco Pierre, marcando in via definitiva i rapporti tra i due. La nebbia, altra protagonista del romanzo, scende sulla famiglia non appena il ragazzo entra in possesso dei ventimila franchi e nessuno si vedr&agrave; mai pi&ugrave; come prima. &ldquo;&Egrave; il trionfo dell&#39;intorpidimento delle coscienze, insieme corazza di salute e bestialit&agrave; della sopravvivenza, desiderio di non voler turbare la continuit&agrave; instupidita della piccola e media borghesia che tutto ricopre sotto il tappeto del benessere e dell&#39;arricchimento&rdquo;, ha scritto Italo Calvino di questo romanzo.