“Sono stato bravo a controllarmi, ma è stato difficilissimo. Abbiamo eiaculato insieme e siamo diventati amici. Forse avremmo potuto continuare così per un bel pezzo, ma non era destino, perché fui così fortunato d'incontrare il Signore. Ci trovavamo in un parco privato, che amici degli amici utilizzavano per i loro giochi erotici all'aperto. Mi colpì con la violenza di un'epifania rivelatrice: camminava lungo il sentiero avvolto in un tailleur nero, la sua gonna si apriva dietro in uno spacco morbido, che lasciava intravedere il pizzo delle sue calze nere, i piedi calzati da scarpe con i tacchi argentati. Non sono molti gli uomini di taglia così significativa a risultare tanto eleganti in abiti femminile. Era chiaro che il Signore non comprava semplicemente abiti per taglie forti: di certo usufruiva dei servizi di un sarto di talento, che ridisegnava i modelli su misura per lui. So di averlo seguito come un sonnambulo, consapevole di trovarmi di fronte alla mia personale pentola alla fine dell'arcobaleno; lasciai così la mia vecchia vita per varcare il cancello della Casa.
Ricordo che non mi prestò nemmeno attenzione, lasciandomi libero di vagare per le stanze e d'innamorarmi sempre di più. Nessuno cercò di nascondermi nulla e io non credevo ai miei occhi. Quindi il paradiso esisteva davvero, ed era qui sulla terra."

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