<u><b>QUESTO LIBRO &Egrave; A LAYOUT FISSO</b></u><br /><br />Pubblicato nel 1832, Il Parroco di Tours, ambientato in un chiostro buio e umido all&rsquo;ombra della cattedrale di Tours, provincia particolarmente bi-gotta, ha per protagonisti un vicario sciocco, un canonico ambizioso e una zitella vendicativa.<br />Interessi egoistici e un profondo attaccamento alla vita terrena dominano i comportamenti di tutti i personaggi, che non recano in s&eacute; alcuna traccia di quella spiritualit&agrave; che dovrebbe per lo meno caratterizzare i due ecclesiatici. Ci&ograve; che inevitabilmente emerge &egrave; uno spaccato critico e accusatorio del clero: se l&rsquo;abate Troubert, avido e maligno genio del male, &egrave; attirato verso l&rsquo;arcivescovado dal desiderio di potere, Birotteau, parroco stolto e inconsistente, nutre, come pi&ugrave; alto desiderio, quello di trascorrere la sua esistenza abitudinaria in un confortevole appartamento, lo stesso da cui l&rsquo;altro, con la complicit&agrave; della zitella Gamard, proprietaria di quei locali e animata dal desiderio di ottenere la sua frivola rivalsa, si prefigge di scacciarlo.<br /><br />&ldquo;Gli occhi del buon vicario non raggiungevano quella gradazione che consente alla gente di mondo di avvedersi e prontamente schivare le asperit&agrave; del prossimo e, per questo, per riconoscere le pecche della padrona di casa, fu costretto a subire l&rsquo;ammonimento che la natura riserva a tutte le sue creature: il dolore!&rdquo;.<br /><br />Balzac, Honor&eacute; de Tours (1799 - 1850) scrittore francese, &egrave; reputato tra i massimi esponenti del realismo. Autore di un monumentale ciclo di romanzi e racconti che vanno sotto il titolo di La commedia umana, si ricordano, tra i tanti, Il colonnello Chabert (1832 ), Il medico di campagna (1833), Pap&agrave; Goriot (1835), La cugina Bette (1846).