Arianna è convinta di essersi lasciata alle spalle il suo burrascoso passato quando torna nel paese da cui è andata via ancora adolescente. Quell’orsetto giocattolo che suo figlio ha ripescato tra gli addobbi di Natale, però la riporta agli anni della sua fanciullezza, quando sognava di diventare una cantante lirica e il futuro le sembrava ancora un luminoso traguardo. Forse è solo un presagio, il segno di una nuova catastrofe che sta per sconvolgere la sua piatta esistenza. L’incontro con Nolan, il noto scrittore che è tornato nella sua casa di campagna per scrivere un libro in memoria dei genitori tragicamente scomparsi, è la conferma alle sue premonizioni.
È passato del tempo e nessuno, Nemmeno Nolan, direbbe che la cameriera che ha incontrato in una taverna sia la bambina che intonava il suo canto gioioso nel giardino di Villa Morgani. Arianna oggi ha più di un motivo per nascondergli la sua identità, ma non riesce a sottrarsi alle attenzioni dell’affascinante scrittore. E proprio quando crede di essere a un passo dal ricucire quella storia spezzata, ancora una volta si vede costretta a dire addio ai suoi sogni, a fuggire, come già aveva fatto un giorno di diciannove anni fa.