Un agile &ldquo;quaderno&rdquo; che ci accompagna tra le pieghe affascinanti della filosofia in un modo tutto nuovo, muovendo non da vacue astrazioni che poca presa, purtroppo, spesso hanno sugli studenti pi&ugrave; giovani, ma dalla realt&agrave;, da quella stessa realt&agrave; che i grandi filosofi, fin dall&rsquo;antichit&agrave;, avevano osservato per giungere a definire concetti che, antichi eppure moderni in quanto universali, riguardano anche noi, oggi. <i>Il mio primo quaderno di filosofia</i> rappresenta un&rsquo;occasione preziosa per leggere qualcosa che, con immagini efficaci e alla portata di tutti, pu&ograve; compiere il piccolo grande miracolo di avvicinare i giovani a questa disciplina bistrattata dai piani di studio, visto che resiste ormai solo nei licei. E quindi perch&eacute; non fare una scelta coraggiosa e decidere di affrontare una materia in grado di aprire le porte a una comprensione diversa e pi&ugrave; ampia del mondo?<br /><i>Il mio primo quaderno di filosofia</i> &egrave; destinato anche a tutti quegli adulti curiosi che intendano approcciarsi alla filosofia con leggerezza, che significa giocosit&agrave; ma non rinuncia alla profondit&agrave;.&nbsp;<br /><br /><b>Ilaria Spotti </b>si forma presso l&rsquo;Universit&agrave; Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si laurea in Filosofia. Attualmente &egrave; docente di filosofia e storia presso il Liceo Ginnasio Statale Daniele Manin di Cremona. Si occupa della Biblioteca del Liceo e organizza eventi letterari e incontri con gli autori all&rsquo;interno di progetti scolastici e in altri spazi della citt&agrave;.&nbsp;<br />&nbsp;