<b>Racconti dal futuro</b><br />La Storia filosofica - scritta tra l&rsquo;armistizio di Villafranca e la partenza da Quarto - apparve per la prima volta nel gennaio 1860 nella Strenna dell&rsquo;Uomo di Pietra, testata umoristica milanese di spicco a cui Nievo collaborava con il titolo completo di: Storia filosofica dei secoli futuri fino all&rsquo;anno 2222 ovvero fino alla vigilia in circa della fine del mondo. L&rsquo;opera &egrave; un piccolo capolavoro e da modo allo scrittore di sperimentare il registro della fantascienza letteraria, genere in cui si cimenteranno anche altri importanti autori, quali Italo Calvino e Dino Buzzati.<br />Al racconto, lo scrittore, con linguaggio vivace e con punte sarcastiche, affida le sue previsioni, a volte davvero inquietanti, sulle sorti dell&rsquo;umanit&agrave; dal 1860 al 2222.<br />Ma con quale artificio Nievo riesce a raccontare il futuro? L&rsquo;autore immagina che, attraverso un esperimento, Ferdinando de&rsquo; Nicolosi, filosofo chimico vivente e scrivente nell&rsquo;anno 1859 riesca a produrre &lsaquo;&lsaquo;due pagine di un nero lucente e perfettissimo &rsaquo;&rsaquo; sulle quali, seguitando l&rsquo;esperimento, appaiono dapprima delle parole poi tutta una storia, scritta a ritroso da un secondo personaggio, Vincenzo Bernardi di Gorgonzola, vivente e scrivente nell&rsquo;anno 2222.<br />Nella storia si prevedono una serie di avvenimenti quali &lsaquo;&lsaquo; L&rsquo;unificazione dell&rsquo;Italia, la nascita dell&rsquo;Unione Europea, la laicizzazione della cultura, lo scoppio delle guerre mondiali, l&rsquo;invenzione dei robot, la diffusione dei narcotici...e un profondo senso di noia che un mondo perfetto &ndash; per una umanit&agrave; che perfetta non &egrave; e mai lo sar&agrave; &ndash; non pu&ograve; che portare con s&eacute;&rsaquo;&rsaquo;.<br />La visione dello scrittore sul futuro, pur in un&rsquo;ottica progressista dove scienza, tecnica e industria sono in equilibrio, oscilla tra l&rsquo;ottimismo per il &ldquo;nuovo&rdquo; e un certo pessimismo legato alla natura umana concludendo che &lsaquo;&lsaquo;l&rsquo;umanit&agrave; pu&ograve; distruggersi tanto negando quanto entrando con troppa fiducia nello spirito tecnico-scientifico&rsaquo;&rsaquo;.