Romanzo pubblicato postumo ed ambientato in un periodo che va dal 1912 al 1941, a Parigi, &egrave; un bell&rsquo;esempio della letteratura decadente allora diffusa in Francia, di quella letteratura impegnata a svelare quanto avviene nell&rsquo;interiorit&agrave; dell&rsquo;uomo, a superare l&rsquo;evidenza. La scrittura &egrave; chiara, volta a scoprire i problemi, i drammi dell&rsquo;animo umano, farne emergere le inquietudini e i turbamenti.<br />Infatti Bernard, tornato dalla grande guerra, ha messo da parte gli ardori, gli entusiasmi che lo avevano animato prima di partire e assiste, disilluso, alla sfrenata ricerca di ricchezza, di lusso, di piaceri che si era diffusa allora a Parigi.<br />Ma scoppia la seconda guerra mondiale e Bernard &egrave; richiamato alle armi. Le drammatiche esperienze che vivr&agrave; a causa della sconfitta subita dalla Francia, lo turbano e gli fanno riscoprire i valori semplici e naturali che aveva perso.<br />Si capisce il dramma che vivr&agrave; l&rsquo;autrice: perseguitata dalle leggi razziali, tra poco sarebbe stata arrestata e deportata a scrivere questo libro. Pi&ugrave; che la scrittrice era la donna che vedeva dilagare il male ma non cessava di credere ancora possibile il bene, come lei lo desiderava.