Al centro di questo breve ma intenso romanzo, attraverso due storie di vita che viaggiano in tempi diversi e in realt&agrave; diverse, affiora il concetto di giustizia riparativa. Secondo una definizione largamente riconosciuta, la giustizia riparativa rappresenta un processo all&rsquo;interno del quale la persona autore/autrice di reato, la vittima e ogni altra persona della comunit&agrave;, in seguito a un danno generato da un reato commesso, partecipano insieme alla gestione e risoluzione dei contrasti nati in seguito al reato cagionato. Inoltre, in accordo con l&rsquo;idea che la giustizia riparativa rappresenti un approccio volto anche a sostenere lo sviluppo di nuovi modi di dare senso alle relazioni interpersonali e sociali, mira a promuovere sistemi di intervento comunitari volti a costruire societ&agrave; ad approccio riparativo, nello specifico promuovere lo sviluppo di modelli culturali e di pensiero volti al rispetto, alla responsabilit&agrave;, all&rsquo;inclusione, di tutte le persone che fanno parte di una comunit&agrave;. La lettura di questo romanzo promuove la cultura della giustizia riparativa e il cuore di quest&rsquo;ultima &egrave; l&rsquo;educazione intesa come processo di trasmissione culturale. Ogni fatto ed ogni luogo educa costantemente l&rsquo;essere umano in quanto si assorbono flussi di occasioni ed avvenimenti che condizionano e influiscono sul modo di essere, di vivere. Si avviano processi di compensazione dove ognuno manca di qualcosa e pu&ograve; essere arricchito dalla presenza di un altro e viceversa. Lasciarsi educare, lasciarsi contaminare. Ogni aspetto dell&rsquo;altro ci fa conoscere noi stessi, perch&eacute; rinunciare a tanto?<br /><br /><b>Iside Lay</b> &egrave; nata nel 1986 in Sardegna a Tempio. Ha terminato gli studi presso la facolt&agrave; di Scienze della comunicazione di Sassari nel 2017. La passione per la lettura, scoperta e coltivata sin da piccola, ha trovato con il tempo lo sbocco naturale nella scrittura, inizialmente attraverso l&rsquo;espressione poetica, con una mostra, <i>Prendas</i>, di poesie in lingua Gallurese. Nel 2012 pubblica, con l&rsquo;Associazione culturale BeCreativeSardinia, il suo primo romanzo dal titolo&nbsp;<br /><i>Il paradiso dietro casa</i>.<br />&nbsp;