&quot;Queste&nbsp;che seguono, sono le pagine di un diario dove fu registrata, non dir&ograve; la storia, onor troppo grande e presunzione impossibile per il frettoloso marginatore, ma la cronaca degli avvenimenti del 1922, quali furono vissuti giorno per giorno da chi ebbe in sorte la somma ventura d&rsquo;esserne uno dei protagonisti. Annotazioni, appunti, rapidi&nbsp;promemoria di giorni bruciati, incalzanti, folgoranti: materiale adatto per l&rsquo;azione, e niente affatto per la letteratura: un incontro, un colloquio, un ordine di movimento, un dispaccio ricevuto o spedito, l&rsquo;abbozzo di un discorso, un viaggio, un urto con gli uomini, un contrasto di tendenze o di tattica, la trascrizione quasi stenografica di una idea, una previsione, un<br />punto fermo su decisioni irrevocabili &mdash; ecco di che cosa consta questo giornale di passione e di battaglia, che oggi, dopo dieci anni, quasi integralmente credo utile pubblicare.&quot;&nbsp;<br /><br /><b>Italo Balbo</b>, nel decennale della <b>Marcia su Roma</b>.&nbsp;<br /><br /><b>Italo Balbo</b> (Quartesana, 6 giugno 1896 &ndash; Tobruch, 28 giugno 1940) &egrave; stato un politico, generale e aviatore italiano. Iscritto al <b>Partito Nazionale Fascista</b> dal 1920, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma, diventando in seguito comandante generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, quindi nel 1925 sottosegretario all&#39;economia nazionale e poi alla Regia Aeronautica. Nel 1929 assunse l&#39;incarico di ministro dell&#39;aeronautica, veste in cui promosse e guid&ograve; diverse crociere aeree come la crociera aerea transatlantica Italia-Brasile e la crociera aerea del Decennale. Fu insignito del grado di Maresciallo dell&#39;aria. Considerato un potenziale rivale politico di Benito Mussolini a causa della grande popolarit&agrave; raggiunta, Balbo fu nominato nel 1934 governatore della Libia.<br /><br />Allo scoppio della seconda guerra mondiale organizz&ograve; voli di guerra per catturare alcuni veicoli del Regno Unito, e proprio durante il ritorno da uno di questi voli, il 28 giugno 1940, fu abbattuto per errore dalla contraerea italiana sopra Tobruch.