Sullo sfondo di una profonda crisi esistenziale che si dipana nel libro su un binario parallelo al racconto vero e proprio, il protagonista Milo, tramite un incontro inatteso e apparentemente casuale con un giglio bianco, metafora della speranza e della verità, imbocca un nuovo sentiero che lo porterà, con gradualità e attraverso un crescendo di senso, a riappropriarsi di una autenticità che sembrava smarrita: della luce che contrasta le tenebre, della bellezza che contrasta la paura, della cura e del dettaglio che contrasta l’incuria e la frammentarietà, della mèta del sogno come ripartenza per un ultimo, rinnovato, viaggio. Il finale lascia in sospeso il giudizio sul percorso, fra una possibile tragedia o un più probabile avvio verso una nuova salvezza. E' un racconto che emoziona e alterna alla prosa alcune poesie cercando di suscitare nel lettore qualche domanda, più che delle risposte.