Padri e figli. E-book. Formato Mobipocket - 9788866612513
di Ivan Sergeevic Turgenev
edito da SCRIVERE , 2017
Formato: Mobipocket - Protezione: nessuna
€ 0.99
"Padri e figli" è un romanzo dello scrittore russo Ivan Sergeevic Turgenev, pubblicato per la prima volta nel 1862.
È l'opera più famosa e importante di Turgenev. In essa si affronta la tematica del nichilismo, una tematica che verrà ripresa, approfondita, criticata dalla letteratura russa. L'opera scatenò diverse polemiche in Russia, e non solo, che costrinsero Turgenev a dare spiegazioni e, di fatto, a diradare la sua attività letteraria.
La storia inizia quando Nikolaj Petrovic Kirsanov, un modesto possidente terriero, aspetta il ritorno del figlio Arkadij, di ritorno da San Pietroburgo dove studiava all'università. In sua compagnia c'è l'amico Bazarov, studente di medicina, personaggio centrale del romanzo. Egli è materialista e antitradizionalista, e si autodefinisce un nichilista.
Dopo una disputa tra l'animo rivoluzionario di Bazarov e l'orgoglioso zio Pavel, i due giovani preferiscono partire per recarsi a trovare i genitori di Bazarov. La scena si sposta in una città (denominata semplicemente ***), dove i due conoscono Anna Sergeevna Odincova, una donna giovane e affascinante, e la sorella Katja, dall'animo mite e più giovane di lei di dieci anni. Arkadij si innamora di Katja ma, deluso, parte con Bazarov prima verso la tenuta dei genitori di Bazarov poi dai Kirsanov. Arkadij e Pavel si sfidano a duello. Pavel viene ferito ma Bazarov gli risparmia la vita, tornandosene a casa dove si ammala di tifo e muore.
Il capitolo finale svela le vicende dei vari personaggi: Fenecka e Nikolaj si sposano, così come Arkadij e Katja.
Ivan Sergeevic Turgenev (1818 – 1883) nacque in una antica ed agiata famiglia russa. Suo padre, colonnello in un reggimento di cavalleria degli ussari, morì quando Ivan aveva sedici anni, lasciandolo, insieme al fratello, alle cure della madre Varvara Petrovna, donna severa ed inflessibile, ricca proprietaria di terreni con molti servi della gleba. Turgenev studiò all'Università di Mosca ed quella di San Pietroburgo, specializzandosi in studi classici, letteratura russa e filologia. Infine fu mandato all'Università di Berlino a studiare filosofia e storia. Qui Turgenev fu colpito dalla constatazione di quanto la società dell'Europa Occidentale fosse più moderna di quella russa, tanto che, al suo ritorno in patria, si distinse per le idee "filo-occidentali", contrapposte a quelle "slavofile", essendo convinto che la Russia poteva progredire imitando l'Occidente, ed abolendo istituzioni ormai superate dai tempi, prima fra tutte la servitù della gleba.
Negli ultimi anni della sua vita Turgenev risiedette raramente in Russia, preferendo Baden-Baden o Parigi, visitò anche l'Inghilterra, dove ricevette la laurea ad honorem in legge dall'Università di Oxford. Morì a Bougival, vicino a Parigi.
È l'opera più famosa e importante di Turgenev. In essa si affronta la tematica del nichilismo, una tematica che verrà ripresa, approfondita, criticata dalla letteratura russa. L'opera scatenò diverse polemiche in Russia, e non solo, che costrinsero Turgenev a dare spiegazioni e, di fatto, a diradare la sua attività letteraria.
La storia inizia quando Nikolaj Petrovic Kirsanov, un modesto possidente terriero, aspetta il ritorno del figlio Arkadij, di ritorno da San Pietroburgo dove studiava all'università. In sua compagnia c'è l'amico Bazarov, studente di medicina, personaggio centrale del romanzo. Egli è materialista e antitradizionalista, e si autodefinisce un nichilista.
Dopo una disputa tra l'animo rivoluzionario di Bazarov e l'orgoglioso zio Pavel, i due giovani preferiscono partire per recarsi a trovare i genitori di Bazarov. La scena si sposta in una città (denominata semplicemente ***), dove i due conoscono Anna Sergeevna Odincova, una donna giovane e affascinante, e la sorella Katja, dall'animo mite e più giovane di lei di dieci anni. Arkadij si innamora di Katja ma, deluso, parte con Bazarov prima verso la tenuta dei genitori di Bazarov poi dai Kirsanov. Arkadij e Pavel si sfidano a duello. Pavel viene ferito ma Bazarov gli risparmia la vita, tornandosene a casa dove si ammala di tifo e muore.
Il capitolo finale svela le vicende dei vari personaggi: Fenecka e Nikolaj si sposano, così come Arkadij e Katja.
Ivan Sergeevic Turgenev (1818 – 1883) nacque in una antica ed agiata famiglia russa. Suo padre, colonnello in un reggimento di cavalleria degli ussari, morì quando Ivan aveva sedici anni, lasciandolo, insieme al fratello, alle cure della madre Varvara Petrovna, donna severa ed inflessibile, ricca proprietaria di terreni con molti servi della gleba. Turgenev studiò all'Università di Mosca ed quella di San Pietroburgo, specializzandosi in studi classici, letteratura russa e filologia. Infine fu mandato all'Università di Berlino a studiare filosofia e storia. Qui Turgenev fu colpito dalla constatazione di quanto la società dell'Europa Occidentale fosse più moderna di quella russa, tanto che, al suo ritorno in patria, si distinse per le idee "filo-occidentali", contrapposte a quelle "slavofile", essendo convinto che la Russia poteva progredire imitando l'Occidente, ed abolendo istituzioni ormai superate dai tempi, prima fra tutte la servitù della gleba.
Negli ultimi anni della sua vita Turgenev risiedette raramente in Russia, preferendo Baden-Baden o Parigi, visitò anche l'Inghilterra, dove ricevette la laurea ad honorem in legge dall'Università di Oxford. Morì a Bougival, vicino a Parigi.
Ean
9788866612513
Titolo
Padri e figli. E-book. Formato Mobipocket
Autore
Editore
Data Pubblicazione
2017
Formato
Mobipocket
Protezione
nessuna
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