Per la prima volta, oltre a una nuova traduzione, il classico romanzo breve di Ivan Turgenev viene pubblicato con il testo a fronte originale russo.<br />Introduzione di Massimo Maurizio - Traduzione di Barbara Delfino<br /><br />Primo amore, composto nel 1860, &egrave; una &laquo;povest&rsquo;&nbsp;(racconto lungo), che per&ograve; nella biografia artistica dell&rsquo;autore ricopre un ruolo di primo piano&raquo;, ci dice Massimo Maurizio nell&rsquo;introduzione al volume.<br />Il romanticismo, con tutto il suo mondo, &egrave; gi&agrave; anacronistico all&rsquo;epoca della stesura, ma consente al grande scrittore russo di aprire una finestra critica &ndash; a tratti compiaciuta &ndash; sul progressivo disfacimento di una societ&agrave;.<br />&laquo;Turgenev si fa beffa delle pose dei suoi personaggi, sembra osservarli dall&rsquo;esterno e con il ghigno canzonatore di chi non vuole piacere a nessuno, di chi sa di non conoscere la Verit&agrave;.&raquo;<br />E l&rsquo;amore? &Egrave; un inutile gioco di societ&agrave;, un capriccio non senza cattiveria. Ne fa le spese il pi&ugrave; giovane, che al suo &ldquo;primo amore&rdquo; perde l&rsquo;innocenza, venendo scavalcato nelle grazie della bella principessina di cui si innamora dal proprio padre (e con questo, probabilmente, fa un passo decisivo, per quanto sofferto, nel passaggio da ragazzo a uomo).<br />&laquo;Lo scandalo seguito alla pubblicazione di Primo amore &egrave; spiegabile, ovviamente, con la visione moralistica e ipocritamente bigotta delle relazioni sociali, ma anche &ndash; forse &ndash; con il riconoscersi dei critici e dei lettori nella narrazione impietosamente realistica delle macerie di un tempo che non riusc&igrave; a fare mai davvero i conti con se stesso.&raquo;