<b>Volevo uccidere J.-L. Godard</b>&nbsp;&egrave; un romanzo a episodi, che parte dall&rsquo;autobiografia dell&rsquo;Autore per scrivere quella di un&rsquo;epoca. Attraverso il racconto di vicende realmente vissute da protagonista, Nemec ci fa uno spassoso, ironico, passionale e duro, a tratti rabbioso resoconto di un&rsquo;epoca, dagli anni Cinquanta all&rsquo; : Est e Ovest, sovietici e americani, retroscena del cinema, attori, registi, belle donne, scrittori e spie; il 1968, con il Festival di Cannes annullato per il Maggio francese (&ldquo;per colpa&rdquo; di Godard &ndash; da qui il titolo italiano), e con l&rsquo;invasione sovietica che ha segnato la fine della Primavera di Praga, filmata coraggiosamente dal regista stesso per le&nbsp;strade, tra i carrarmati.<br />Scritti a varie riprese tra gli anni Settanta e i Novanta e inizialmente pubblicati su riviste (in volume nel ), i capitoli sono spesso simili a soggetti cinematografici autonomi, raccordati con un montaggio che inquadratura dopo inquadratura li unisce in un unico film scritto su carta e in un manifesto sulla ricerca, umana e artistica prima che politica, della libert&agrave;.<br />Questa &egrave; la prima traduzione straniera del libro.<br />Alessandro De Vito