&ldquo;Una pietra miliare&rdquo;<br />Robert D. Kaplan<br /><br />&ldquo;Mearsheimer prende di mira la visione ottimistica della geopolitica emersa dopo la fine della Guerra fredda nel 1989 e ne demolisce tutti gli elementi fondanti&rdquo;<br />The Economist<br /><br />&ldquo;Un libro magnifico&hellip; Mearsheimer ha dato un contributo di inestimabile valore per la comprensione del comportamento delle grandi potenze&rdquo;<br />Barry R. Posen<br /><br />Nel grande scacchiere della politica internazionale, ogni volta che una potenza ambisce all&#39;egemonia regionale le altre si coalizzano per contrastarla. La guerra &egrave; uno degli esiti pi&ugrave; probabili del bilanciamento dei poteri globali e gli Stati devono essere sempre pronti a combatterla. &Egrave; questa la tragedia delle grandi potenze raccontata da John Mearsheimer che, con questo studio, si &egrave; affermato come uno dei pi&ugrave; autorevoli politologi al mondo. Il realismo offensivo qui elaborato &egrave; a sua volta uno dei modelli teorici pi&ugrave; accreditati nello studio e nella comprensione delle dinamiche in atto nelle relazioni tra Stati.<br />In questo saggio, considerato tra i grandi classici sui temi della politica internazionale, Mearsheimer usa gli strumenti dello storico e del politologo per consegnare una profonda riflessione sull&rsquo;inevitabilit&agrave; della guerra, resa evidente dal perdurare e dall&rsquo;inasprirsi dei conflitti nel trentennio seguito alla caduta del Muro di Berlino e alla fine della Guerra fredda. La presente edizione &egrave; arricchita da un nuovo capitolo sull&rsquo;ascesa della Cina, precedentemente inedito in italiano, in cui l&rsquo;autore si interroga sulle possibilit&agrave; che essa avvenga senza conflitti.