<br /><br />Con la sua ricerca Aby Warburg (1866-1929) ha rivoluzionato le discipline storico-artistiche. L&rsquo;opera d&rsquo;arte &ndash; dal capolavoro all&rsquo;oggetto d&rsquo;uso quotidiano &ndash; &egrave; il deposito di esperienze che trasmettono una risonanza emotiva attraverso i secoli: &egrave; segno storico e insieme conduttore attivo della memoria. &nbsp;Nel 1933 i libri e tutti i materiali dell&rsquo;Istituto fondato da Warburg ad Amburgo, migrano via nave a Londra. La crisi economica mondiale e l&rsquo;avvento al potere del partito Nazionalsocialista, interrompono l&rsquo;ambizioso progetto di una nuova &ldquo;scienza della cultura&rdquo;. Sulla figura stessa del fondatore cadde l&rsquo;oblio: Warburg torner&agrave; al centro dell&rsquo;attenzione solo nel 1970, con la fortunata e discussa biografia di Ernst H. Gombrich. Kurt Forster, che da studente incontr&ograve; a Londra Gertrud Bing &ndash; l&rsquo;intellettuale pi&ugrave; vicina a Warburg e l&rsquo;erede della sua impresa &ndash; &egrave; uno dei pi&ugrave; profondi conoscitori del pensiero di Warburg. Questa nuova &ldquo;biografia intellettuale&rdquo; &egrave; una introduzione a un&rsquo;opera dispersa e frammentaria ma &egrave; anche una lettura complessiva, attesa da tempo, del contributo di Warburg alla storia del pensiero: un appello appassionato e stimolante per uno sguardo dentro l&rsquo;abisso delle immagini.&nbsp;<br /><br /><b>Kurt W. Forster&nbsp;</b><br />Storico dell&rsquo;architettura di fama internazionale. Nato a Zurigo, insegna alla Yale School of Architecture. &Egrave; stato docente a Berkeley, ad Harvard e in varie Universit&agrave; europee. &Egrave; stato direttore del Getty Research Institute. Ha curato la prima edizione in lingua inglese degli scritti di Warburg (Los Angeles 1999).&nbsp;<br /><br />&nbsp;