«È l'amore il senso conduttore della silloge poetica di Zampaglione che, come un filo di Arianna, si dipana pei meandri dei suoi versi e conduce il lettore alla verace comprensione del pensiero poetico dell'Autore. Un sentimento che lo scrittore dimostra di trattare con molta famililiarità, ma del quale egli mai abusa, suscitando nel lettore, anche frettoloso, una variegata gamma di emozioni. La sua poesia è a tratti carezzevole e dolce (dimensione terrestre), a tratti capace di impennate che portano in alte sfere mediative (dimensione metafisico-religiosa), a tratti, ancora, colloquiale e discorsiva, ma mai banale, ne stucchevole, perché è sempre capace di scuotere e di comunicare, soprattutto nelle chiuse, quello che in tutto il componimento poetico sembrava non aver trasmesso».