&ldquo;Dominare vuol dire violentare, violentare vuol dire fare ci&ograve; che non vuole colui sul quale &egrave; commessa la violenza, e certo ci&ograve; che non vorrebbe sopportare colui che la commette; per conseguenza, essere al potere vuol dire fare ad altri ci&ograve; che noi non vorremmo che fosse fatto a noi stessi, cio&egrave; fare del male.&rdquo;<br /><br />Pubblicata in Francia nel 1893 (in Russia circol&ograve; clandestinamente), <i>Il Regno di Dio</i> &egrave; in voi &egrave; la pi&ugrave; importante delle opere filosofico-religiose di Lev Tolstoj. Un testo che ha esercitato un&rsquo;influenza decisiva su Gandhi e che conserva ancora oggi un grande interesse, non solo perch&eacute; costituisce un tassello fondamentale per la comprensione del pensiero di uno dei pi&ugrave; grandi scrittori di ogni tempo, ma anche per l&rsquo;analisi serrata dei rapporti tra potere e violenza e dei meccanismi di deresponsabilizzazione che conducono non solo ad accettare un sistema sociale violento ed oppressivo, ma anche a parteciparvi attivamente.<br /><br />L&rsquo;opera &egrave; riproposta nella traduzione di Sofia Behr aggiornata all&rsquo;italiano corrente, con un saggio introduttivo di Antonio Vigilante.