Le Memorie di un assedio di Lidija Ginzburg offrono al lettore una straordinaria testimonianza sui novecento giorni dell&rsquo;assedio di Leningrado. Quello della Ginzburg non &egrave; solo un diario, ma anche una riflessione filosofica sul comportamento dell&rsquo;individuo costretto a misurarsi con una condizione estrema.<br />Protagonista della narrazione &egrave; un intellettuale denominato N, quasi un alter ego maschile della stessa autrice. N diventa il simbolo della resilienza e della forza vitale dell&rsquo;individuo che lotta quotidianamente per preservare la propria dignit&agrave;, la libert&agrave; di pensiero e il diritto a esistere malgrado la degradazione e la sofferenza disumanizzante, tipiche della condizione degli assediati. La Leningrado in cui vive N &egrave; una citt&agrave; trasfigurata dalla guerra e dall&rsquo;assedio, isolata, attanagliata dal gelo e dalla fame, un luogo di devastazione e di morte, dove la vita quotidiana scorre in circolo e tutte le azioni sono finalizzate alla sopravvivenza.<br />Ma al tempo stesso il legame con Leningrado &egrave; indissolubile e la citt&agrave; sopravvive grazie alla resistenza dei suoi abitanti.