&laquo;&thinsp;L&rsquo;Italia che esce dalla guerra, l&rsquo;Italia che entra nel nuo&shy;vo millennio. Cambiano i costumi, il modo di produrre e di pensare, l&rsquo;immaginario, le regole della convivenza. Con amori, sangue, vendette, illusioni, utopie, crudelt&agrave;, coraggio, inventiva: un romanzo che attraversa mezzo secolo. Da una parte ci sono le istituzioni con i loro ritardi e lentezze, la misoginia dei politici, il moralismo dei giudici, la scuola repressiva, la Chiesa ancorata alla tradizione, la scomunica di ogni ribellione, i faticosi e appassionanti itinerari del rinnovamento, le resistenze del potere al nuovo. Dall&rsquo;altra parte ci sono i personaggi che &ndash; magari in maniere sgradevoli o addirittura criminali, per improvvise esplosioni, a segmenti &ndash; trasgrediscono la norma e precorrono i tempi, contribuiscono a far crollare tab&ugrave; e convenzioni, portano alla luce quanto sta maturando nelle pieghe della societ&agrave; [&hellip;] Figure femminili.<br />Sono loro &ndash; le donne che rifiutano un destino predeterminato e scelgono di buttare all&rsquo;aria tradizione, gerarchie, persino il rispetto della legalit&agrave; &ndash; le protagoniste delle tante Italie che [&hellip;] si scontrano, si ignorano, convivono. [&hellip;] Non eroine intemerate. Non vittime. Non controfigure&nbsp; [&hellip;]. Donne scomode. Le madri delle ragazze del nuovo millennio.&thinsp;&raquo;