La personalit&agrave; enigmatica di Sofia, giovane appassionata di cinema, che da una grande citt&agrave; si trasferisce in provincia per sposare un imprenditore della media borghesia, sembra l&rsquo;inizio di una favola ma si rivela subito la chiave per aprire vecchie porte di rancori, passioni e insoddisfazioni. Un precipitare nelle ossessioni pi&ugrave; profonde dell&rsquo;essere umano, scandito dal tempo dei ricordi che, poco per volta, si trasforma in un m&eacute;nage a cinque tra Sofia, il marito Antonio, la cognata Elsa, suo marito Ernesto e Stefano, un critico teatrale che si ripresenta nelle loro vite dopo anni, portando a galla menzogne, ipocrisie e dolori.<br />La reciproca ossessione tra le due donne, solleticata da supposizioni e insicurezze in cui ognuna trova nell&rsquo;altra il tassello mancante, si snoda tra la fasulla lentezza del paese che fa da eco alle loro vite e la dinamicit&agrave; della grande citt&agrave; che ne ha accolto una giovinezza di cui ora devono fronteggiare le conseguenze.<br />I protagonisti di questa storia si trovano, giorno dopo giorno, prigionieri di un horror vacui che li inghiotte obbligandoli, loro malgrado, a fare i conti con la propria infanzia, spinti da parole, rumori e oggetti. Al termine di una lotta mentale e fisica ognuno trover&agrave; il modo migliore per sopravvivere. Anche a costo di sacrificare le esistenze di chi li circonda.<br /><br /><b>Linda Arnaudo</b>, classe 1989, &egrave; una giornalista appassionata, da sempre, di viaggi, scorci inattesi, cinema e letteratura. Dopo aver frequentato il liceo classico, si &egrave; laureata in Storia dell&rsquo;arte.<br />Vive a Saluzzo, in provincia di Cuneo.<br />Sterilit&agrave; &egrave; il suo primo romanzo.