Secondo Papa Francesco l’aggravarsi delle tante ferite della società umana contemporanea impone un potenziamento delle sinergie in tutti gli ambiti della missione ecclesiale. Non si tratta di introdurre chissà quale novità, bensì di riprendere e attualizzare una lunga e variegata tradizione. Infatti, sin dall’antichità, la Chiesa ha creato province ecclesiastiche, che comprendono più diocesi, al fine di promuovere un’azione pastorale comune tra le diverse diocesi. Man mano che si celebrano più sinodi diocesani, si vedrà la necessità di svolgere concili provinciali, con l’obiettivo di adattare le normative diocesane a quelle di carattere provinciale sotto molti aspetti della vita cristiana dei fedeli della stessa provincia ecclesiastica. E ciò sarà ancor più necessario nelle province il cui territorio presenta una grande omogeneità storica, culturale, religiosa, pastorale e sociale, come nel caso di Tarragona. È questo il senso profondo della pubblicazione in lingua italiana della testimonianza del cardinal Lluís Martínez Sistach sull’esperienza sinodale delle Chiese di Tarragona. LLuís Martínez Sistach (Barcellona, 1937). È stato ordinato sacerdote nel 1961. Nel 1967 ha conseguito il dottorato in Diritto civile e canonico alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Nel 1987 è stato consacrato Vescovo titolare di Algeciras e Ausiliare di Barcellona. Nel 1991 è stato nominato Vescovo di Tortosa e nel 1997 è stato trasferito alla sede metropolitana e primaziale di Tarragona. Nel 2004 è stato nominato Arcivescovo metropolita di Barcellona. Il 24 novembre 2007 papa Benedetto XVI lo ha nominato Cardinale. Nel 2013 ha partecipato al Conclave che ha scelto il cardinale Jorge Mario Bergoglio come Papa per succedere a Benedetto XVI. Papa Francesco, nel 2015, ha reso effettive le sue dimissioni da titolare dell’arcidiocesi di Barcellona.