Chi &egrave; la Lorenza che scrive un diario in cui annota le vicende martoriate e a volte, loro malgrado, irresistibili dei pazienti di un ospedale psichiatrico di cui &egrave; &ldquo;&thinsp;consulente filosofico&thinsp;&rdquo;? &Egrave; l&rsquo;autrice stessa? &Egrave; un caso di omonimia? Un alter ego, un <i>Doppelg&auml;nger</i>, ovvero un sosia, un viandante ubiquo?&nbsp;<br />Perch&eacute; Lorenza &egrave; al contempo anche Lorenzo, un&rsquo;emanazione che si fa corporea e le impedisce di amare altri uomini, di respirare grazie alle vitali energie sentimentali e sessuali. La tiene in scacco, le si nega e al contempo l&rsquo;avvolge in spire paralizzanti. &Egrave; un corpo a corpo feroce quello tra Lorenza e Lorenzo, che si rarefa sempre di pi&ugrave;, raschiando lentamente i loro corpi, lasciando infine come un precipitato inutilizzabile nel mondo reale la scoria del pensiero puro, mentre intorno a loro si avvicendano personaggi e comparse, uomini e donne fatti di ombra e seduzione, aspettative e richieste. Vanno e vengono come deflagrazioni psichiche, eppure sono loro che mandano avanti il mondo di Lorenza/Lorenzo. Loro e i pazienti in cura e la figura di un Padre, con la P maiuscola dei simboli. &nbsp;<br />Ma il diario &egrave; anche un deposito di memoria, di annotazioni casuali, di ragionamenti e teorie di vario genere, di coiti con la scrittura e la letteratura; questo diario &egrave;, sopra ogni altro aspetto, un prezioso scrigno linguistico. &nbsp;<br />Il personaggio Lorenza definisce tale fiume in piena, il suo diario, come &laquo;&thinsp;feticismodocumentaristico della protagonista&thinsp;&raquo; e per di pi&ugrave; senza alcuna intenzione letteraria. In realt&agrave; siamo di fronte a un&rsquo;abilissima co&shy;struzione linguistica e strutturale; una struttura-trappola come il nastro di M&ouml;bius, dove il lettore perder&agrave; l&rsquo;orientamento trov&shy;andosi, da una pagina all&rsquo;altra, dagli scantinati oscuri delle pulsioni pi&ugrave; proibite ai cieli aperti di un&rsquo;intuizione che non &egrave; soltanto filosofica ma cosmica.<br /><br /><i>Luca Ragagnin</i><br />&nbsp;