Una storia che accende la luce sulle mille menzogne che formano la nostra identit&agrave;, su tutto quello che abbiamo bisogno di raccontarci e di farci raccontare per proteggerci dalla forza travolgente della realt&agrave;.<br />Nel 1972 esplode una bomba a Peteano, vicino a Gorizia, uccidendo tre carabinieri. Gli inquirenti sospettano alcuni militanti di Lotta Continua. Due di loro, un ragazzo e una ragazza che frequentano la facolt&agrave; di sociologia a Trento, finiscono con l&rsquo;automobile nel lago di Levico, cercando di sfuggire all&rsquo;arresto. Il figlio di tre anni rimane orfano. Alcuni mesi dopo vengono arrestati sei balordi goriziani che non c&rsquo;entrano nulla con l&rsquo;attentato. Poi vengono scarcerati. Per dieci anni le indagini brancolano nel buio, depistate dagli inquirenti che le conducono.&nbsp;Che ruolo hanno avuto i genitori del piccolo? E i nonni che si sono presi cura di lui? Sono stati vittime o sono stati colpevoli?&nbsp;Il velo comincia a sollevarsi nel 1986, quando Vincenzo Vinciguerra racconta al giudice Felice Casson i retroscena dell&rsquo;attentato e le trame pi&ugrave; oscure della destra eversiva degli anni settanta. Ma purtroppo non basta. Il mistero della morte dei due ragazzi non riesce a squarciarsi.<br />Un romanzo sulle oscurit&agrave; della Storia e sull&rsquo;impossibilit&agrave; di ricucire il presente con il passato, anche per quanto riguarda le vicende personali.