Nella società occidentale contemporanea, individualismo, ansia, solitudine, paura del futuro, edonismo, depressione, sembrano aver preso il dominio sull’uomo. In poche parole, l’uomo contemporaneo deve apparire forte alla società, ma di contro, è fragile e insicuro dentro di sè. Il presente lavoro si evince di illustrare le possibili cause sociologiche, storiche ed economiche, che soggiacciono dietro questa tendenza, basando tali ragioni sulla perdita, o quantomeno minore solidità, per l’uomo occidentale, di alcune colonne portanti della sua vita, che gli davano certezze, obiettivi, speranze. Tali colonne sono state da me individuate in quattro: la famiglia, la religione, il lavoro e le ideologie. La prima gli donava un nido dove trovare conforto; la seconda qualcosa di ultraterreno in cui credere e sperare; la terza gli dava uno scopo quotidiano; la quarta una diversa visione della società ideale. Fenomeno particolarmente evidente nel nostro Paese.