La libellula &egrave; da sempre considerata simbolo di grazia, leggerezza ed eleganza. La sua agilit&agrave; le consente di librarsi nell&rsquo;aria in maniera veloce e silenziosa, con le sue ali iridescenti, vagando a pelo d&rsquo;acqua.<br />Quante volte ci &egrave; capitato di inseguirne una in un prato, come canta Lucio Battisti, rincorrendo insieme a lei i nostri sogni, gli ideali, le passioni, gli amori presenti e passati? E, sicuramente, ci sar&agrave; successo, come anche a lui, di cadere. Ebbene, immedesimandoci nella libellula, non sar&agrave; diffcile immaginare di rialzarci, con nuove consapevolezze, liberati da un peso.&nbsp;<br />Ecco, le poesie di Lucia Ferrara volano leggere e si posano sull&rsquo;anima del lettore a volte come una carezza, a volte scompigliandolo come una tempesta, immergendolo nella pi&ugrave; profonda intimit&agrave; dell&rsquo;autrice che si racconta a cuore aperto. Il poemetto, infatti, &egrave; una conversazione intimistica con s&eacute; stessa, con il proprio io che ha so erto e che vuole solo un po&rsquo; di pace, &egrave; lo sfogo di un Amore che ha lasciato, come spesso accade, il segno, &egrave; il bisogno di colmare un vuoto, di lenire un dolore, di curare ferite abbandonandosi nell&rsquo;amico di sempre: la poesia.<br />Ognuno di noi pu&ograve; ritrovarsi in questi versi gra anti e sinceri, nei profumi e ricordi dell&rsquo;infanzia, nelle esperienze che ci hanno toccato nel profondo, nella rabbia, nella delusione, ma anche nella speranza e nella forza di una rinascita: &ldquo;ma io sono ancora luce e voce tra i respiri&rdquo;.&nbsp;