Scrittore greco, ma di origine siriana, Luciano vive tra il 120 e il 190 dopo Cristo a Samosata, un&rsquo;antica citt&agrave; dell&rsquo;odierna Turchia, in riva all&rsquo;Eufrate, sulla strada tra Damasco e Palmira, crocevia verso l&rsquo;Armenia e il Mar Nero. Lasciata la promettente attivit&agrave; di scultore per seguire il suo sogno, scrivere e vivere di letteratura, Luciano viaggia moltissimo. In Grecia, attraverso l&rsquo;Impero romano, in Gallia. &nbsp;&ldquo;La vera storia&rdquo; narra di&nbsp;un fantastico viaggio dall&#39;Oceano fino alla Luna, viaggio che prosegue poi addirittura nel ventre di una immensa balena e infine in una sorta di aldil&agrave;,&nbsp;nell&#39;Isola dei Beati.&nbsp;Tradotto a met&agrave; Ottocento dal patriota Luigi Settembrini, condannato al carcere a vita&nbsp;in mezzo al mar Tirreno, nel penitenziario borbonico dell&rsquo;isola di Santo Stefano, &ldquo;La vera storia&rdquo;, &egrave; una stupenda parodia dei racconti di viaggio zeppi di fantastiche e mirabolanti avventure: anticipa e fa da prototipo per opere famosissime come&nbsp;<i>I viaggi di Gulliver</i>&nbsp;di Jonathan Swift (1726) o&nbsp;<i>Le avventure del Barone di Munchausen&nbsp;</i>di Rudolf Erich Raspe (1781<i>)</i>. Agli occhi di oggi &ldquo;La vera storia&rdquo; di Luciano di Samosata appare tanto divertente quanto piacevolmente moderna e&nbsp;fuori da ogni schema.&nbsp;<br />Roberto Denti