<b>La freccia nel fianco</b>&nbsp;&egrave; considerato il capolavoro di <b>Luciano Z&ugrave;ccoli</b> il quale &laquo;fuse nel romanzo i temi a lui pi&ugrave; cari: la rappresentazione dell&#39;adolescenza, una sensualit&agrave; passionale e mondata e una manierata raffinatezza propria di un&#39;epoca in cui dominava lo stile liberty&raquo;.&nbsp;<br /><br /><b>Ezio Orefice</b>, &quot;Freccia nel fianco (La)&quot; in Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi.<br /><br /><b>Luciano Z&ugrave;ccoli</b>, pseudonimo di Luciano von Ingenheim, &egrave; stato uno scrittore, giornalista e romanziere svizzero naturalizzato italiano. Nato il 5 dicembre 1868 a Calprino, in Svizzera, si trasfer&igrave; a Milano da giovane e divenne un giornalista molto noto in Italia.<br /><br />Il suo stile di scrittura che gli valse il titolo di &quot;maestro dell&#39;ironia&quot; era noto per essere satirico e caustico, con un&#39;attenzione particolare per la critica sociale e politica.<br /><br />Z&ugrave;ccoli &egrave; morto a Parigi il 26 novembre 1929, all&#39;et&agrave; di 60 anni. La sua opera, sebbene abbia incontrato qualche difficolt&agrave; nella sua diffusione in vita, &egrave; stata rivalutata negli anni successivi alla sua morte e ha continuato a influenzare la letteratura italiana e non solo.<br />&nbsp;