Chiunque abbia l&rsquo;occasione di consultare i cataloghi storici dei maggiori editori del Novecento si rende conto che quelle pagine rappresentano quasi sempre una storia che non &egrave; semplicemente il racconto di un progetto editoriale o, in senso pi&ugrave; largo, dell&rsquo;evoluzione dei modelli culturali di un paese, ma che si estende molto frequentemente alla sua storia sociale, politica e di costume. Se poi spostiamo l&rsquo;attenzione al mondo dei piccoli editori ci accorgiamo che la capacit&agrave; di raccontare questa evoluzione risulta ancora pi&ugrave; evidente, in parte perch&eacute; la quantit&agrave; ridotta di libri pubblicati rende pi&ugrave; esplicita la natura delle scelte editoriali, ma soprattutto perch&eacute; la ricerca di nuovi territori e di nuove forme di scrittura costituisce la ragione stessa della loro esistenza. Questo libro presenta le brevi storie di cento piccole e piccolissime case editrici che, nonostante l&rsquo;esiguit&agrave; di un catalogo fatto di poche decine di titoli &ndash; e talvolta anche di un solo libro &ndash;, sono riuscite a pubblicare libri che spesso, nel tempo, sono diventati libri di culto.<br /><br /><b>Lucio Gambetti </b>vive a Genova. Da molti anni si occupa di bibliografia e di storia dell&rsquo;editoria, con particolare riguardo alle edizioni del Novecento. Ha pubblicato <i>La Letteratura Italiana del Novecento. Repertorio delle Prime Edizioni</i>, con Franco Vezzosi (Graphos, 1997), <i>Rarit&agrave; Bibliografiche del Novecento. Repertorio delle Edizioni Originali</i>, con Franco Vezzosi (Sylvestre Bonnard, 2007), <i>A Proprie Spese. Piccole Vanit&agrave; di Illustri Scrittori</i> (Unicopli, 2015), <i>Rarissimi. Riflessioni sul Collezionismo Letterario del Novecento Italiano</i> (Biblohaus, 2015), <i>Il Pesanervi Bompiani</i> (1966-1970) (Edizioni SO, 2021). Ha collaborato e collabora con i periodici L&rsquo;Esopo, Charta e con l&rsquo;annuario dell&rsquo;Associazione Librai Antiquari Italiani.