Ges&ugrave; &ldquo;Il Vigilante&rdquo; &egrave; una lunga ricerca durata circa 10 anni e divisa in due volumi, che espone il fondamentale concetto di esistenza degli &ldquo;Elohim&rdquo;, coloro che diedero &ldquo;l&rsquo;Ego Sum&rdquo;, la scintilla della mente all&rsquo;uomo. Molti studiosi sostengono che questi Elohim non si occupassero solo di spiritualit&agrave;, e tutto ci&ograve; che ne concerne, ma avessero come obbiettivo, anche la creazione di centri di potere distribuiti in varie parti del mondo, sui quali apparirono poi le diverse civilt&agrave; antiche che conosciamo. Gli Elohim erano individui legati ad &quot;Archetipi divini superiori&quot;, genti civilizzate con grandi conoscenze cosmiche, scientifiche, naturali e le insegnarono ai loro seguaci, &ldquo;Iniziati&rdquo; alla conoscenza; come effettivamente fece anche Yahweh con il profeta Enoch fondatore di Gerusalemme e poi di Tenochtitlan nel New Messico. La Bibbia, gi&agrave; molto prima di Ges&ugrave;, ci parla chiaramente dell&rsquo;esistenza dei &quot;Figli di Dio&quot; che un tempo si accoppiarono con le figlie degli uomini e che diedero origine ai giganti Nephilim, i quali combatterono assieme ai filistei contro il popolo del Dio Yahweh; ma per approfondire l&rsquo;argomento e le contese tra gli stessi &ldquo;Elohim&rdquo;, bisogna rivolgersi ai testi apocrifi e alle nuove scoperte archeologiche che sempre pi&ugrave; confermano una realt&agrave; dimenticata e alterata nel tempo e che a volte sembra aver a che fare proprio con &quot;Esseri provenienti dal cielo&quot;. Vi rammento che il Grande Ermete Trismegisto affermava: &ldquo;La creazione di vita ad opera del sole &egrave; continua come la sua luce; nulla l&rsquo;arresta o la limita. Attorno a lui, come un&rsquo;armata di satelliti, sono innumerevoli corti di Geni. Questi dimorano nelle vicinanze degli Immortali e da qui vegliano sulle cose umane&rdquo;.<br />Ges&ugrave; lontano da quest&rsquo;ottica non si pu&ograve; conoscere; e colui che non avverte questo grande piano degli &ldquo;Elohim&rdquo;, si ritrover&agrave; come Pietro l&rsquo;Aretino nel cui epitafio dettato da Paolo Giovio riferisce: &ldquo;Qui giace l&#39;Aretin, poeta Tosco, che d&#39;ognun disse mal, fuorch&eacute; di Cristo, scusandosi col dir: &quot;Non lo conosco !&rdquo;.