ai lettori<br />Queste poche massime che spigolai qua e col&agrave; in tempi diversi, e pi&ugrave; particolarmente in quegli anni in cui riescono maggiormente dolorosi i disinganni sulle umane cose, poich&eacute; colpiscono per i primi la ancor vergine coscienza........non erano destinate alla pubblicazione.<br />Accumulate sul tavolo del domestico lare, non miravano ad altro scopo che a dirigere le nostre azioni fra le vicende sociali a mitigare l&#39;orgasmo giovanile che dall&#39;inesperienza procede a ridare allo spirito quella forza che soventi le fatiche, i dispiaceri e le contrariet&agrave; potevano togliere o scemare, causando un nocivo scoraggiamento, oppure una tacita apatia che ogni vigore o nobile aspirazione estingue.......tendevano in somma a mantener ferma quella fede nella verit&agrave; che facilmente in cuore inesperto ed entusiasta pu&ograve; vacillare.<br />Quello scopo tutt&rsquo;affatto famigliare, quella forza morale che poteva valere per chi fu il raccoglitore, forse fallir&agrave; per i pi&ugrave; che non avranno campo a riflettervi e giudicare; pure non credo far cosa completamente vana mettendo in fascio queste massime che la saggia esperienza raccomanda e sancisce.<br />Per questa ragione cedetti allo stimolo di rendere pubblica tale informe raccolta di Aforismi e Proverbi, quale cio&egrave; fu creata dagli eventi, dalle circostanze della vita, delle epoche in cui scrissi e dalla natura dei libri letti.<br />Non ho potuto accettare l&#39;amichevole consiglio di dare un altro ordine alla collezione, per la ragione che nessuno di questi aforismi, parmi,abbia diritto di antecedenza o di affinit&agrave;.<br />Gli assiomi possono e devono esistere da s&eacute;, ed il profitto che si pu&ograve; ricavare da ciascuno di essi, a mio avviso, e sempre lo stesso, qualunque sia la distribuzione che si d&agrave; ai medesimi.<br />Ci&ograve; volli dichiarare per scusarmi presso chi gentilmente mi consigli&ograve; e coadiuv&ograve; in questa pubblicazione.<br />Sulla natura e sulla scelta dei proverbi dir&ograve; che una buona parte la raccolsi nella Sacra Bibbia, libro pur sempre ammirabile, quantunque in mille guise commentato.<br />L&agrave;, vi trovai la vera religione del cuore, dell&#39;affetto e della carit&agrave;, la pi&ugrave; sublime filosofia che da natura emana, e che non tanto facilmente si pu&ograve; riscontrare in molti moderni volumi.<br />Nel percorrere quel libro d&rsquo;oro, con grande pazienza e coscienza del Dio dati volgarizzato, vi riscontrai le vere basi del progresso civile e dell&rsquo;umana sapienza. Di questi aforismi poi molti raccolsi fra i ben noti e rettissimi che il buon costume e l&rsquo; austerit&agrave; degli inglesi hanno sancito.<br />Tra di essi sono pure intercalate molte massime dei pi&ugrave; pregevoli scrittori filosofi e moralisti in Italia, quali il Gioberti, il Rosmini, il Silvio Pellico, il Manzoni, il Massimo d&#39;Azeglio, il Tommaseo.<br />Per altra parte non risparmiai io stesso di formulare, colle idee di classici esteri e nazionali, alcune delle massime che dal concetto e dall&#39;esperienza del vivere sociale riconobbi collimare coi moderni sentimenti di libert&agrave; e di progresso.<br />Se queste potessero, coi sani principi d&#39;una maschia e buona educazione del giovane intelletto, coadiuvarne l&#39;azione, indirizzandolo sulla via della Verit&agrave; e della Rettitudine, avrei raggiunta quella meta che formava il voto pi&ugrave; ardente del mio cuore.